Fame emotiva e difficoltà a seguire una dieta

Andare dal nutrizionista o dallo psicologo? I 2 fattori più comuni che impediscono alle persone di seguire correttamente una dieta
Dr. Matteo Lupi
Psicologo a Prato/Firenze/On-line

Perché non riesci a seguire una dieta, soprattutto nel medio-lungo periodo?

Vuoi cambiare dieta, per dimagrire o per mangiare più sano. Allora inizi una dieta, ma ad un certo punto fai delle deviazioni e ti butti nervosamente, compulsivamente, su un gelato o una focaccia bella gustosa!

E poi ti sembra che la tua dieta vada a rotoli!

Molte persone, sia perché percepiscono il proprio corpo in sovrappeso, sia perché hanno effettivamente Kg in più da perdere per una questione di salute, decidono di seguire una dieta, intesa come una dieta per dimagrire. Invece, altre persone cercano di seguire semplicemente una dieta diversa, ovvero un programma nutrizionale diverso da quello seguito fino ad un certo momento, per mangiare più sano o per migliorare alcuni dei loro parametri fisiologici, al fine di prevenire alcune malattie o per tenerle sotto controllo.

Tante volte però, molte persone non riescono a seguire un certo regime alimentare prescritto dalla nutrizionista o dal nutrizionista, che professionalmente e con molta competenza prescrive loro la dieta più adatta a seconda del tipo di persona che si trova di fronte, in funzione delle sue richieste ma soprattutto in funzione dei suoi reali bisogni fisiologici.

Ma perché le persone non riescono a seguire una dieta? E può essere utile rivolgersi anche ad uno psicologo in questi casi?

Qui di seguito ti voglio parlare dei due fattori più comuni che impediscono alle persone di riuscire a seguire una dieta. Ciò voglio farlo allo scopo di farti notare come, in questi casi (oltre al nutrizionista), può essere molto utile rivolgersi ad uno psicologo. I due fattori di cui ti voglio parlare sono lo stress psicologico e la dipendenza provocata da certi cibi che mangiamo.

I 2 fattori più comuni che impediscono alle persone di seguire correttamente una dieta

1- Lo stress psicologico

Lo stress psicologico è uno dei fattori più comuni per cui molte persone non riescono a seguire correttamente una dieta, sia nel medio sia nel lungo periodo. Ma prima di descriverti come lo stress psicologico può impedire di seguire correttamente una dieta, non posso evitare di fare un breve cenno ad una delle principali ragioni per cui molti di noi si sentono stressati: le relazioni con le persone che hanno intorno. Ti sembrerà forse strano, ma gran parte dello stress che molti di noi provano ed accumulano tutti i giorni dipende da quello che succede nelle relazioni con le persone che abbiamo intorno o a cui siamo maggiormente legati.

Noi siamo molto abituati a credere che lo stress sia legato alla gestione dei nostri impegni quotidiani (gli esami, la gestione degli impegni famigliari e lavorativi). E questo, in una certa misura, è vero. Ma è ancora più vero che il tipo di relazione con le persone che abbiamo intorno (amici, famigliari, colleghi di lavoro e responsabili…) è uno dei fattori che più incide sui nostri livelli di stress, perché le relazioni, sia che lo vogliamo o no, rimangono sempre la sfera più importante della nostra vita. Infatti, se noi ci sentiamo circondati da persone su cui sentiamo di poter contare (da cui ci sentiamo ascoltati, rispettati e stimati), tutto ciò ci permette di sentirci più sereni, più efficaci e più energici nell’affrontare gli impegni della quotidianità.

Viceversa, se in famiglia, nella coppia, nelle amicizie o al lavoro stiamo affrontando un momento o un periodo difficile, perché le persone che abbiamo intorno ci stanno, in qualche modo, mettendo sotto pressione (con eccessive aspettative o richieste, con giudizi e pretese) oppure ci fanno sentire ignorati e poco riconosciuti nei nostri sforzi o nella nostra persona, tutto questo può aumentare i nostri livelli di stress e renderci meno energici ed efficaci nell’affrontare gli impegni della quotidianità (compreso l’impegno di seguire una nuova dieta!)

Come lo stress riduce la nostra capacità di seguire una dieta

Quando noi ci troviamo in situazioni e periodi stressanti, lo stress che proviamo può ridurre la capacità di mantenere costanza ed efficienza nel seguire un regime dietetico, così come ogni altro programma o progetto quotidiano. Qui ti riporto i tre effetti negativi dello stress sulla nostra capacità di seguire un nuovo regime dietetico.

1: Riduzione del nostro senso di controllo

Quando ci troviamo in una situazione stressante viviamo l’esperienza di avere poco controllo. Infatti, il cortisolo (l’ormone dello stress) viene rilasciato nell’organismo quando sentiamo di doverci attivare per riprendere il controllo di una situazione che percepiamo ci sta “sfuggendo dalle mani”. Quindi lo stress riduce il nostro senso di controllo, e quando questo accade potremmo sentirci meno efficaci nella gestione delle nostre attività quotidiane in generale, compresa la gestione di un nuovo regime dietetico. E quando noi ci sentiamo meno efficaci, è più facile perdere motivazione nel seguire un certo programma.

2: Riduzione delle nostre capacità di controllo

Quando ci troviamo in una situazione o periodo stressante, il rilascio di cortisolo può inibire in modo importante le funzioni della nostra corteccia prefrontale, ovvero quelle funzioni che ci permettono di pianificare, programmare e controllare la nostra parte più istintuale ed emotiva. Pertanto, in una situazione stressante, diventiamo meno capaci di controllare i nostri impulsi, e ciò ci rende più suscettibili a cedere di fronte a cibi che vorremmo o dovremmo evitare.

3: Bisogno di compensare il disagio

La situazione stressante ed il cortisolo rilasciato all’interno del sangue inibiscono la sensazione di appagamento personale, rendendoci più suscettibili a compensare il disagio attraverso sostanze stimolanti o ricche di grassi e zuccheri, ovvero sostanze che provocano una sensazione di piacere: dolci, farinacei, bevande gustose, caffè… In altri termini, il disagio provocato dallo stress abbassa la nostra motivazione a seguire una dieta ed aumenta il desiderio di compensare il disagio ricercando una sensazione di piacere, anche (ma non solo) attraverso il cibo.

Ora, per quanto abbia fatto cenno anche ad una dimensione neuro-fisiologica, questi tre fattori (riduzione del senso di controllo, il cortisolo che inibisce le funzioni della corteccia pre-frontale e la necessità di ridurre il disagio provocato dallo stress) hanno delle cause strettamente psicologiche, legate molto spesso a fattori di stress relazionali. Fattori che è utile affrontare attraverso un supporto di carattere psicologico.

2- La micro-dipendenza da certi cibi

Il secondo fattore che rende difficile seguire un nuovo regime dietetico, riguarda la microdipendenza provocata da certi cibi che durante una dieta tentiamo di ridurre o eliminare. Parlo di “micro-dipendenza” in quanto non è così potente quanto la dipendenza provocata da altre sostanze: come alcool e droghe.

Molti dei cibi che fanno parte della nostra dieta sono ricchi di zuccheri e grassi. Queste sostanze, per quanto siano necessarie al nostro organismo, possono provocare anche una certa dipendenza, soprattutto se ingerite in grandi quantità. Infatti, la dopamina, che è l’ormone che ci permette di percepire la sensazione di piacere, si attiva ogni qual volta mangiamo un cibo ricco di zuccheri o di grassi, determinando il così detto effetto “dopamine reward” (ricompensa dopaminica): se noi mangiamo cibi gustosi (ricchi di grassi e zuccheri) la sensazione di piacere che proviamo viene associata al cibo ingerito, rendendoci più suscettibili a ricercare quel dato cibo proprio per la sensazione di piacere che ci provoca.

Questa è a tutti gli effetti una forma di dipendenza, che potremmo definire “micro”. Potrebbe essere di tuo interesse sapere che molte aziende che lavorano nel settore alimentare elaborano “ricette” per rendere i loro prodotti capaci di provocare intenzionalmente questo tipo di dipendenza, al fine di fidelizzare in questo modo i loro consumatori. L’obiettivo che queste aziende cercano di raggiungere con i loro prodotti è questo: elaborando una miscela di zuccheri, grassi e carboidrati in una certa quantità rendono i loro prodotti più efficaci nel provocare una dipendenza alimentare. “Bliss Point” (Punto di Beatitudine) è il termine che viene usato per indicare una corretta miscela di queste sostanze al fine di suscitare una maggiore sensazione di piacere.

Conclusioni

È importante dire che se non si riesce a seguire correttamente una dieta, lo stress psicologico è il fattore più importante su cui intervenire. Infatti, riducendo i nostri livelli di stress acquisiremo maggiore senso di controllo, maggiore capacità di gestire i nostri impulsi e avremo minore bisogno di ricercare una sensazione di piacere, perché ci sentiremo già più appagati!

A questo punto, il fattore micro-dipendenza passerà in secondo piano perché avremo sufficiente motivazione e senso di padronanza da acquisire il controllo della nostra dieta!

Detto questo, se non riesci a fare una dieta, soprattutto nel caso servisse per regolare alcuni tuoi parametri fisiologici, prevenire o tenere sotto controllo alcune malattie, ti consiglio di rivolgerti anche ad uno psicologo e non solo ad un nutrizionista!

Mi raccomando!

Dr. Matteo Lupi
Psicologo a Prato/Firenze/On-line

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