Cosa sono le ossessioni? 

Spesso le ossessioni vengono confuse con fenomeni psicologici simili, ma che sono in realtà diversi. pertanto, voglio raccontarti cosa sono le ossessioni e riportarti una classifica di quelle più diffuse.
Dr. Matteo Lupi
Psicologo a Prato/Firenze/On-line

Le ossessioni consistono in pensieri, immagini, impulsi che si presentano alla mente contro la propria volontà e ripetutamente, generando uno stato di sofferenza, più o meno importante. Questi pensieri, immagini o impulsi sono accompagnati da uno stato ansioso o angoscioso dato dall’ossessione stessa, che la persona non sente di poter controllare. Infatti, l’ossessione è un fenomeno involontario, percepito come sgradevole, che si vorrebbe attenuare o annullare ma che si percepisce come fuori dal proprio controllo. 

Alcune manifestazioni psicologiche simili alle ossessioni (ma che riguardano altri tipi di problemi)

Spesso si confonde una vera e propria ossessione con altri tipi di fenomeni psicologici simili. Un primo caso riguarda la  rimuginazione

La rimuginazione non è una vera e propria ossessione, soprattutto perché si riferisce a qualcosa che è già accaduto, mentre l’ossessione si riferisce ad una serie di pensieri, immagini e impulsi che si verificano in “questo momento” e che sono diretta fonte di disagio. Se nella rimuginazione ciò che crea disagio è quello che è già accaduto -che si cerca di analizzare-, nell’ossessione la fonte di malessere è l’ossessione stessa (nel prossimo paragrafo ne trovi degli esempi). 

Inoltre, spesso si definisce “ossessivo” qualsiasi tipo di pensiero ricorrente che è presente nella nostra mente per molto tempo e che ci crea disagio, quando però è da collocarsi all’interno di altri fenomeni psicologici: meccanismi paranoici, meccanismi di dipendenza affettiva, meccanismi di fobia sociale.  

Ad esempio, la persona che ha un pensiero paranoico o che ha un vero e proprio disturbo paranoide di personalità può avere il ricorrente pensiero che gli altri abbiano cattive intenzioni nei suoi confronti. La persona che ha una forma di dipendenza affettiva o un vero e proprio disturbo dipendente di personalità può avere il ricorrente pensiero di essere tradita o abbandonata dal partner o da chi le è accanto. Una persona con fobia sociale può avere il ricorrente pensiero di essere giudicata e respinta dagli altri. Questi meccanismi psico-emotivi possono essere simili a delle ossessioni, ma da un punto di vista psicologico e scientifico vengono considerati fenomeni distinti. 

Allo stesso modo un costante stato di ansia o di preoccupazione rispetto ai possibili scenari del futuro è da attribuirsi ad uno stato di ansia generalizzata o ad un vero e proprio disturbo d’ansia generalizzata e non ad una vera e propria forma di ossessione o ad un disturbo ossessivo-compulsivo. 

 Infine, anche certi tipi di fissazioni per il cibo, la dieta, l’attività sportiva o i disturbi alimentari non devono essere confusi con forme di pensiero ossessivo,  

Tuttavia, bisogna dire che tutti questi fenomeni psicologici sono molto simili a delle ossessioni, perché sono involontari, costanti, possono causare una certa sofferenza  e  spesso (come nel caso di un pensiero ossessivo o di veri e propri disturbi ossessivi-compulsivi) possono includere comportamenti compulsivi, volti ad attenuare l’angoscia o l’ansia che li caratterizza.  Ad esempio, una persona con un ansia generalizzata potrebbe cercare di riflettere frequentemente su come poter affrontare gli scenari negativi che si immagina, programmando nei dettagli tutte le proprie azioni, facendo tutto quello che ritiene fare per attenuare la propria ansia e sentire di prevenire efficacemente la possibilità di uno scenario futuro percepito come “drammatico” o “catastrofico”.

Una persona con una forma di dipendenza affettiva potrebbe cercare di controllare il partner. In entrambi i casi, però, si parla di fenomeni diversi dalle ossessioni, per quanto siano simili. 

Una classifica delle ossessioni più diffuse

Ossessioni di controllo

in questo caso la persona ha il costante dubbio di aver fatto un errore o di aver avuto una dimenticanza, che potrebbero provocare un grave danno a sé o agli altri, nel presente o nel futuro. Pertanto, la persona ossessiva è convinta che le proprie azioni o le proprie omissioni siano in grado di recare grave danno a sè o agli altri; è convinta che la propria disattenzione o mancanza possa provocare gravi conseguenze emotive, economiche o materiali a sé o agli altri. Per questo si verificano controlli ricorrenti, ripetuti e protratti nel tempo dovuti al timore di aver commesso un errore o di non aver fatto ciò che doveva essere fatto per prevenire una grave conseguenza. 

Ossessioni di contaminazione

Le ossessioni di contaminazione sono relative al rischio di ammalarsi, intossicarsi o di far ammalare qualcun’altro entrando in contatto con qualche germe o sostanza tossica. In questo caso, le superfici, le persone, gli oggetti vengono percepiti come fonte di contagio. Per questo, l’ossessione di contaminazione comporta una pulizia compulsiva, soprattutto qualora si percepisse di essere entrati in contatto con il germe o la sostanza tossica: lavaggio ripetuto e compulsivo delle mani, delle superfici, dei vestiti, volto a neutralizzare la contaminazione. 

Ossessione per la simmetria

Questo tipo di ossessione si esprime con un’intolleranza per il disordine e l’ a-simmetria. La persona può dedicare molto tempo (anche ore) a sistemare gli oggetti fino a che non abbia la sensazione che siano ben ordinati. Questo può riguardare anche il proprio aspetto e non solo gli oggetti e gli spazi esterni. 

Ossessioni violente

Pensieri o impulsi di fare del male a qualcuno, anche ai propri cari, bambini,  famigliari, amici e animali. 

Ossessioni auto-lesive

Pensieri, immagini, impulsi di farsi del male pur non volendolo, ma sentendo di non poter controllare questo impulso. Esempi di queste ossessioni sono: il pensiero o l’immagine di gettarsi dalla finestra, di sbattere la testa contro il muro, di uscire di strada con l’auto, di pugnalarsi. 

Ossessioni a sfondo sessuale o religioso

Avere immagini, fantasie, pensieri incestuosi, pensieri a sfondo omosessuale o pedofilico che provocano nella persona il terrore di essere persone incestuose, omosessuali o pedofile . Invece, le ossessioni religiose sono spesso caratterizzate da pensieri considerati “peccaminosi” o “blasfemi” accompagnati dal terrore di diventare (o di essere) dei peccatori o dei bestemmiatori. 

Trovare un senso alle ossessioni

Il pensiero ossessivo, ma anche tutte le altre forme di pensiero simili a delle vere e proprie ossessioni (pensiero ruminante, pensiero fobico, pensiero paranoico, pensiero ipocondriaco, pensiero dismorfofobico…), sono sempre il segnale di qualcosa di più profondo, legato alla propria storia di vita (fatta di eventi e di relazioni con altre persone), ma anche a quello che sta attualmente accadendo in un certo momento o periodo della propria vita: infatti, è frequente  che certe forme di pensiero ossessivo (o simili), abbiamo dei momenti o dei periodi di “riposo” (in cui non si verificano o accadono in modo attenuato) e momenti o periodi in cui ricompaiono o si presentino in forma più intensa.

Questo può voler significare che certi eventi o situazioni di vita che sono accaduti in un recente passato o che stanno accadendo nel presente, possono riattivare forme di pensiero ossessivo che però trovano sempre la loro origine in aspetti più profondi legati al vissuto della persona e alla sua storia di vita. 

Per questo motivo, per quanto il pensiero ossessivo (o forme simili) abbia delle caratteristiche generali e comuni a tutti coloro che hanno questo tipo di problema, le cause sono  da ritrovarsi nella storia di vita e nell’esperienza di ogni singola persona, sempre diversa dagli altri ed unica nel suo genere. Pertanto, la valutazione del caso specifico è sempre di fondamentale importanza per individuare il modo più adatto di trattare e risolvere il problema ossessivo. 

Dr. Matteo Lupi
Psicologo a Prato/Firenze/On-line

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